L'abbandono del carrello da parte del cliente rimane uno dei punti cruciali nella gestione di un e-commerce.
La percentuale infatti è sempre molto alta a prescindere dal settore in cui si opera.
Quali i motivi?
- registrazione obbligatoria, la maggior parte dei siti on line prevede questa operazione e non sempre l'acquirente è favorevole a lasciare i suoi dati personali
- spese di spedizione troppo alte o comunicate solo alla fine del processo
- percorsi di check out molto articolati e difficili da percorrere sopratutto per utenti che hanno poca dimestichezza con il web
- utenti che hanno solo la curiosità di visitare il nostro ecommerce ma non sono ancora disposti all'acquisto
- metodi di pagamento che non soddisfano l'acquirente
- distrazioni che impediscono all'acquirente di chiudere la transazione in quel preciso momento
Questi possono alcuni dei motivi principali, ma come fare a recuperare queste vendite
incompiute?
Solitamente le e-mail sono il primo dato di contatto che viene richiesto durante un acquisto on
line.
Perchè non sfruttare la possibilità di ricontattare l'utente in merito al carrello abbandonato?
In questo caso i tempi di contatto non dovrebbero superare le 24 ore proprio per permettere una
rapida azione e questo è risultato un metodo molto efficace poichè il 50% degli utenti che
ricevono questo tipo di comunicazione apre la email di riferimento. Putroppo però solo in una piccola percentuale torna poi alla fine dell'acquisto e questo perchè non sappiamo mai esattamente le motivazioni che hanno portato all'abbandono.
L'ideale sarebbe avere una procedura di check out che identifica esattamente a che punto è
stato abbandonato il carrello così da inviare una email precisa che può supportare il cliente
nella fase esatta (ad esempio nel caso di inserimento dei dati di pagamento).
In questo modo dunque si possono inviare mail diversificate e mirate al possibile specifico problema.
Un' altro modo per cercare di recuperare o evitare la perdita di potenziali clienti potrebbe essere l'invio di avvisi su quei prodotti messi a carrello e che non risultano disponibili.
Quindi consideriamo questa attività come un'opportunità e non come una perdita per la nostra azienda. Utilizziamo gli indirizzi email per campagne remarketing che magari offrano incentivi all'acquisto come sconti o premi.